L’Unione europea, negli ultimi anni, ha avviato una serie di riforme con l’obiettivo di raggiungere una posizione di vantaggio nell’ambito della transizione sostenibile rispetto al resto del mondo. Tra queste la CSRD: Corportate Social Reporting Directive, pubblicata il 16 dicembre 2022 sulla Gazzetta Ufficiale UE della Direttiva n. 2022/2464 riguardante la rendicontazione societaria di sostenibilità.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Dlgs 125/2024, scatta l’obbligo per molte imprese italiane di redigere e pubblicare un bilancio di sostenibilità a partire già dal 2025.
La normativa introduce l'obbligo di fornire una rendicontazione dettagliata sugli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG) secondo i principi ESRS dell'Unione Europea.
Questo si applica alle imprese che, per due anni consecutivi, superano almeno due dei seguenti tre criteri:
Se l'impresa fa parte di un gruppo, la verifica del superamento di questi parametri deve essere basata sul bilancio consolidato.
Il bilancio di sostenibilità dovrà essere integrato nella relazione annuale di gestione e seguirà le stesse scadenze del bilancio economico-finanziario, ossia entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio, con il primo rilascio previsto per aprile 2026.
Il decreto, che recepisce la direttiva 2024/2464/UE (CSRD), entra in vigore il 25 settembre 2024, abrogando la normativa precedente (Dlgs 254/2016), che richiedeva solo alle imprese di interesse pubblico la redazione della Dichiarazione Non Finanziaria (DNF).
L’obbligo sarà esteso anche alle PMI quotate a partire dal 2027.
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