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SICUREZZA

Inquinamento Acustico

È il momento di essere consapevoli degli effetti dell' inquinamento acustico.

Abbiamo a disposizione strumenti all'avanguardia per la previsione, la misura, la valutazione e la mitigazione dell'impatto acustico prodotto da attività di diversa natura. Il rumore ambientale, ovvero quello prodotto dalle attività verso l’ambiente esterno, rappresenta un tema spesso sottovalutato, che può però portare anche a pesanti sanzioni amministrative in caso di superamento dei limiti di legge e costi inattesi per la mitigazione postuma di errate scelte progettuali in fase di installazione di impianti potenzialmente rumorosi.

Normativa vigente

La “Legge quadro sull'inquinamento acustico” (Legge n. 447 del 26/10/1995), stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall'inquinamento acustico. In particolare, l’art. 8 evidenzia la differenza dell’obbligo di una valutazione di impatto acustico da quella di clima acustico. Nel 2017 sono stati pubblicati sulla G.U. 4 aprile 2017, n. 79, due Decreti legislativi emanati per rimediare, congiuntamente, alle inadempienze lamentate dalla procedura d’infrazione n. 2013/2022 per il mancato rispetto di quanto previsto dalla direttiva 2002/49/Ce relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale: il Decreto legislativo 17 febbraio 2017, n. 41 e n. 42.6. Tuttavia non hanno portato grandi modifiche dalla norma presentata in precedenza.

Il DPR 227/2011 esclude dall’obbligo di presentare la documentazione di impatto acustico per le “attività a bassa rumorosità” di cui all'Allegato B dello stesso Decreto (rimane obbligatorio per l'esercizio di ristoranti, pizzerie, trattorie, bar, mense, attività ricreative, agroturistiche, culturali e di spettacolo, sale da gioco, palestre, stabilimenti balneari che utilizzino impianti di diffusione sonora ovvero svolgano manifestazioni ed eventi con diffusione di musica o utilizzo di strumenti.) Per queste ultime attività, e per tutte le altre attività non ricomprese nell'Allegato B, qualora si accertato che non vengono superati i limiti di emissione di rumore, è possibile anche fare ricorso ad una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà.

Valutazione previsionale di clima acustico

Ci occupiamo di valutare lo stato della situazione acustica di un’area mediante misure fonometriche. Anche detto il clima acustico. Si tratta di una valutazione preliminare obbligatoria per controllare che il clima della zona non sia acusticamente inquinato nel caso si intenda realizzare una delle seguenti tipologie di insediamenti:

a. Scuole e asili nido;

b. Ospedali;

c. Case di cura e di riposo;

d. Parchi pubblici urbani ed extraurbani;

e. Nuovi insediamenti residenziali prossimi ad opere di cui al comma 2, art. 8 Legge n. 447/95 (p.e. strade, fabbriche - le opere e costruzioni per cui viene richiesto lo studio previsionale di impatto acustico).

Piano di Zonizzazione Acustica (PZA)

Redigiamo il piano comunale di zonizzazione o classificazione acustica, un atto tecnico-politico che pianifica gli obiettivi ambientali di un'area in relazione alle sorgenti sonore esistenti, ossia i rumori, per le quali vengono fissati dei limiti.

L'obiettivo della nostra classificazione è quello di prevenire il deterioramento di zone acusticamente non inquinate e di fornire un indispensabile strumento di pianificazione dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale.

In linea con i concetti fondamentali della zonizzazione acustica, introdotti dalla legge quadro sull'inquinamento acustico n. 447/95 e approfonditi dal D.P.C.M. 14/11/1997, verifichiamo i valori legati alla natura del rumore in contesto.

Programmazione e realizzazione di piani di analisi e monitoraggio del rumore;

Studio delle necessità di intervento per la mitigazione della rumorosità, con indicazioni tecniche relative agli interventi di bonifica da adottare;

Predisposizione di piani di risanamento acustico in conformità a quanto previsto dalle norme vigenti;

Rumorosità macchine (certificazione della potenza acustica delle macchine in attuazione di quanto prevista dalla direttiva macchine e dalla direttiva 200/14/CE);

Verifiche post-operam e collaudi per l’accertamento dell'efficacia dei sistemi di risanamento acustico adottati;

Valutazione preliminare dei requisiti acustici passivi degli edifici nell'ambito di applicazione del DPCM 5/12/97 e della Legge Regionale della Lombardia n. 13/01;

Collaudo in opera per la verifica dei limiti imposti dal DPCM 5/12/97;

Relativamente a potere fonoisolante delle partizioni (R), isolamento di facciata (D), isolamento al rumore da calpestio (L) e rumorosità prodotta dagli impianti tecnologici a funzionamento continuo (LeqA) e discontinuo (LASmax);